Diario di vita vissuta 2013
(pag. 3)

paese senza adulti: quelli in realtà se ne stanno dietro alle bancarelle del mercato locale per cercare di racimolare qualche spicciolo.
I bambini, l’anima dell’Africa più povera, quelli che ostentano sempre un sorriso e che danno colore ad un mondo grigio, trascorrono i pomeriggi giocando in mezzo alla terra, facendo rotolare il copertone di un’automobile o inseguendo un pallone di plastica, carta e rifiuti, l’unico che si possono permettere.
La Basic Community School di Tionge non dista molto da Kaunda Square, la piazza del compound, un ampio spazio aperto disseminato di montagne di rifiuti e costellato da strani monumenti: le porte da calcio dei campi da pallone che nei pomeriggi si riempiono di ragazzi e bambini.
La mattina presto salendo su una di quelle montagne di spazzatura si gode del magnifico spettacolo che regala l’alba: il sole spunta all’orizzonte esplodendo in una tavolozza di arancioni e rossi; nei cortili delle case si accendono i primi fuochi, le donne iniziano a spazzare il pavimento dalla polvere che ricopre ogni cosa e i bambini si avviano con lo zaino in spalla verso le scuole.

Pag. <<< 1 - 2 - 3